Questo Sito usa i Cookies

Il sito utilizza cookie di terze parti per migliorare i servizi e analizzare il traffico. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo.
Accetta
Maggiori Informazioni

Passeggiate

passeggiate e trekking in trentino tra castelli e paesaggi alpini

Passeggiata a Casa Campia

Casa Campia è una delle dimore gentilizie delle Valli del Noce e s'inserisce in un contesto di pregevoli residenze nobiliari. Lo stile dell'edificio è mutuato dall'architettura tardo rinascimentale dell'Oltradige, caratterizzata dalla giustapposizione di ariose logge sovrapposte e di eleganti torricelle. L'edificio si pone dunque in continuità stilistica con le residenze Kreit, Zinnenburg, Althammer e Reich di Appiano e Caldaro, tutte erette tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Seicento da maestranze lombarde e locali. La pianta dell'edificio non presenta un carattere unitario: il suo assetto attuale è infatti il risultato di successivi interventi di ampliamento e restauro, documentati da una serie di date inserite in vari punti delle strutture. Sulla facciata principale di Casa Campia è presente un orologio solare nel quale campeggia lo stemma nuovo della famiglia Maffei. Evidente la caratteristica torre a quattro piani. Al primo piano gli ambienti sono organizzati ai lati di un ampio "portego" voltato, che dall'ingresso sull'attuale via IV novembre conduce fino alla loggia. Nel salone principale si conserva un olio su tela raffigurante l'albero genealogico della famiglia Maffei. Oltre alle cucine e ad altri ambienti di servizio, su questo piano si trova il cosiddetto vòut de fer, destinato alla custodia del tesoro di famiglia, che prende il nome da un'antica porta blindata tuttora in uso. In corrispondenza dell'angolo meridionale dell'edificio è collocato uno degli ambienti più interessanti della dimora, una stube foderata in legno e riscaldata da una magnifica stufa a torre in maiolica. Si tratta di un tipico manufatto, opera di artigiani faentini di Sfruz, datato 1753 e decorato a monocromo celeste con le raffigurazioni allegoriche dei mesi, delle stagioni e dei quattro continenti allora conosciuti, alternati a telamoni, canestri di frutta, colonnine tortili e mascheroni. Anche il secondo piano dell'edificio si articola intorno a un salone longitudinale centrale, le cui pareti recano una decorazione pittorica a finti cortinaggi drappeggiati datata 1673. A destra e a sinistra si aprono numerose stanze con volte a canestro, tra cui si segnalano la biblioteca, rivestita da una boiserie settecentesca, e la cappella privata, ricavata all'interno dell'abitazione nel 1788. Un tempo essa ospitava un altare settecentesco in finto marmo policromo e una pala raffigurante San Giuseppe e i devoti, attribuibile al pittore Matthias Lamp sulla base del confronto con l'analogo dipinto collocato sull'altare laterale sinistro della chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo a Revò. La pala, da poco recuperata, è ora visibile nella sua antica sede insieme ad alcuni arredi originari della stessa. Il salone termina con una loggia che apre una meravigliosa finestra sulla Val di Non, dalla quale si possono ammirare il lago di Santa Giustina, il castel Cles e il gruppo delle Dolomiti di Brenta oltre alle distese di meleti e a qualche vigneto dove ancora si coltiva il groppello di Revò, emblema stesso dell'antico villaggio. Casa Campia è circondata da un giardino all'italiana che protegge l'eleganza delle sue mura e la sua lunga storia.